martedì 22 aprile 2008

Antonio Gentile: "La guerra è finita. Loiero l'ha persa. Si dimetta"


Il senatore Antonio Gentile chiede senza mezzi termini le dimissioni del Presidente della Regione Agazio Loiero. "Con molto rispetto - ha dichiarato Gentile- chiedo al presidente Loiero di togliersi l'elmetto e di uscire dal bunker delle Fiji: la guerra è finita e lui l'ha abbondantemente persa". "Affermare - aggiunge il senatore della Provincia di Cosenza - di non capire cosa c'entrino le elezioni politiche con le regionali è solo un disperato tentativo di nascondere una sconfitta che Minniti gli aveva già preannunciato, con lo sfratto al 2009. Per Loiero, ma per la sua coalizione e non in termini personali, è arrivata l'ora di lasciare il campo e questo goffo modo di interpretare un risultato schiacciante è solo uno scimmiottare le gesta dei re mongoli che prima di morire stringevano la terra quasi a non volersene staccare: ripetiamo, la guerra è finita".

De Rosa: gli esponenti del partito del Sindaco sono disperati


In riferimento all'intervento di un consigliere comunale della maggioranza al comune di Paola apparso sulla stampa, ed in cui l'espoente socialista dichiarava infondata l'analisi del voto del Popolo della Libertà, soprattutto sul dato dei giovani, il coordinatore zonale di AN Mimmo De Rosa ha affermato: “Sono incredulo, sbigottito. Ancora parlano di sondaggi. Ma chi è lontano dalla realtà? Adesso dovremmo essere storditi pure da una “sconfitta” che in città ci dà oltre il 45% di consensi contro un misero 4% del partito socialista. Magari se vogliono festeggiare pure loro si accomodino. Eppure avevo apprezzato l’analisi corretta, responsabile, e direi valorosa, del segretario del partito socialista di Paola. Distante in qualità da questo delirante capovolgimento della realtà dove infatti non viene citato neppure un solo dato, ma solo accuse rancorose e miseramente personali. Ovviamente ritengo che il pensiero del consigliere Perrotta, sia quello di tutta la maggioranza. Certamente, una maggioranza corretta non avrà mica deciso di mandarlo avanti da solo a fare simili figuracce. Se invece così dovesse essere allora esprimo la mia umana solidarietà al consigliere Perrotta, e proprio per questo motivo non sarò io ad utilizzarlo come paravento, rivolgendomi alla maggioranza di cui fa parte. Ovviamente c’è poco tempo da perdere quando si deve replicare al nulla. Ed infatti, di quale sondaggio parla? Ha saputo che anche a Paola ci sono state le elezioni? E che ci sono stati gli spogli? E che il suo partito ha avuto un misero risultato? Adesso chiedetevi anche chi è lontano dalla realtà. Avvisateli che i sondaggi si fanno prima del voto, dopo il voto si analizzano i voti. Viene chiesta la “fonte” dei dati, risposta semplice: il voto dei cittadini. Inoltre dalla differenza dei voti di camera e senato emerge la tendenza del voto dei giovani dai 18 ad i 24 anni in quanto questi ultimi hanno diritto di voto solo alla camera. E’ un calcolo che si fa da sempre, non mi pregio del merito di averlo inventato. Tutto qui, dati reali, altro che sondaggi. Sorvolo sull’elencazione fatta poi dal consigliere mandato avanti dalla maggioranza. Ricordo solo che c’era un progetto contro le droghe, finanziato dalla regione, cancellato dall’attuale amministrazione comunale nel 2003 e che nel bilancio approvato dalla maggioranza i fondi per le politiche giovanili sono pari a 0. Così come non penso sia giusto strumentalizzare un’iniziativa che nasce grazie al lavoro del Movimento Giovanile Paolano che, per quello che ci riguarda, per il rispetto che portiamo al qualificato lavoro fin qui prodotto, riteniamo sia utile non strumentalizzare proprio per la sua vocazione apartitica.
Non sorvolo invece, anzi ne condivido i contenuti, dell’analisi fatta dal consigliere comunale mandato avanti dalla sua maggioranza circa il comportamento del sindaco Perrotta. Una piccola precisazione. La domanda andrebbe rivolta non a noi, ma al sindaco stesso. Spiegateci voi come mai il sindaco utilizza l’immagine del santo e poi sostiene un programma che prevede il laicismo radicale, la revisione del concordato tra Stato e Chiesa, la legalizzazione delle droghe, la possibilità di unirsi in matrimonio anche per gli omosessuali, l’eutanasia? Vista la vicinanza politica forse è più agevole chiarire quel che appare come una vera e propria ipocrisia che offende tanto gli uomini di fede, quanto i convinti laicisti.
Infine facciamo chiarezza sulla bizzarra richiesta al sottoscritto di non salire sul carro del vincitore. Sono veramente disperati se tentano di rovesciare così pateticamente la realtà. E’ ridicolo e questo sì, fuori dalla realtà. E cosa si può rispondere a questa bugia? A me nessuno ha mai chiesto di spiegare i cambi di casacca semplicemente perché non li ho mai fatti. Quando chiediamo il consenso ai cittadini noi non dobbiamo spiegargli mica in quale parte siamo perché già lo sanno, a differenza di chi magari nel 2001 chiedeva i voti per il centrodestra e poi qualche anno dopo per il centrosinistra. In città ci conosciamo tutti. Con tanti militanti della destra sono anni che stiamo orgogliosamente sullo stesso carro perché per noi contano le idee, conta chi queste idee ci ha insegnato a difenderle, non contano le cariche. Per noi si può vincere e si può perdere, ma si rimane sullo stesso “carro”. Come si suol dire “ci mettiamo la faccia”, a prescindere dalla possibilità di poter aspirare ad una nomina. La storia della comunità politica a cui mi onoro di appartenere è così nota che non ha bisogno di essere illustrata, soprattutto a chi dovrebbe conoscerla bene o potrebbe farsela raccontare da chi la ha frequentata, almeno quando eravamo vittoriosi.”

venerdì 18 aprile 2008

De Rosa: I giovani paolani condividono i valori e le proposte del centrodestra


Il coordinatore di AN ed esponente del Popolo della Libertà Mimmo De Rosa ringrazia i giovani paolani per l’ampio consenso dato al Popolo della Libertà. De Rosa ha dichiarato: “Sapete a Paola quanti giovani tra i 18 ed i 24 anni hanno votato per le proposte del partito socialista del sindaco? Solo 76 giovani paolani, 76 giovani su un totale di 1066 tra i 18 ed i 24 anni che hanno partecipato al voto. E pensare che qualche sprovveduto consigliere comunale socialista riteneva i temi da noi trattati in campagna elettorale “delle sciocchezze” I giovani paolani vogliono idee concrete e coerenti, non simboli sbandierati ipocritamente.
Il dato del senato, confrontato con quello della camera, fa emergere un netto ed ampio voto dei giovani paolani verso il Popolo della Libertà. Non a caso in orno al Popolo della Libertà nella nostra Città si sta costruendo una giovane classe dirigente che in questa campagna elettorale si è resa promotrice di iniziative importanti tra la gente. Con chiarezza abbiamo fronteggiato, e proprio grazie al consenso dei giovani, abbiamo ridotto al minimo storico, le derive socialiste e iperlaiciste sponsorizzate anche dal Sindaco della Città che ha sostenuto in questa campagna elettorale un programma a favore della legalizzazione delle droghe, del matrimonio tra omosessuali, della revisione del concordato tra Stato e Chiesa in chiave anticlericale. La stragrande maggioranza dei giovani ha detto no a queste proposte.
La maggioranza dei giovani paolani a ben vedere, e al di là di quello che qualcuno vorrebbe far credere, hanno ben saldi i valori della tradizione nazionale, il senso della legge e dell’ordine, il rispetto della vita e dunque la voglia di vivere in una società ordinata, pulita, e votano per chi come noi propone queste cose. Per questo i giovani ci votano, perché tanto in AN che in Forza Italia, quanto nelle diverse associazioni del centrodestra, penso ad Azione Giovani, al Circolo del Buon Governo, al Circolo della Libertà, cresce una giovane classe politica che propone idee chiare, coerenti con la tradizione occidentale, cristiana, nazionale.
Su questi temi ci siamo confrontati con forza nella nostra città e su questi temi i giovani hanno dato una risposta netta e precisa votando i nostri programmi. Adesso anche in seno alle istituzioni comunali dobbiamo chiedere che vi sia un’inversione di tendenza delle politiche giovanili. Dobbiamo chiedere il ripristino di quei progetti contro la droga e quindi contro la cultura dello “sballo” cancellati dall’attuale amministrazione comunale, dobbiamo chiedere una variazione di bilancio per incrementare quei capitoli in cui la maggioranza ha previsto 0 euro, avete capito bene, 0 euro per le politiche giovanili, dobbiamo chiedere fondi comunali in sostegno delle iniziative delle parrocchie, anche questi fondi assenti nel bilancio votato dalla maggioranza che governa il comune di paola, ed in particolare di tutti quelle aggregazioni giovanili parrocchiali che rappresentano in città un vero punto di riferimento nell’ambito delle concrete iniziative sociali.”

martedì 15 aprile 2008

Il PDL a Paola raggiunge il 45,067%

IL POPOLO DELLA LIBERTA'
4.061
45,067 %


MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA ALL.PER IL SVoti UD
75
0,832 %
Totale Coalizione
4.136
45,899 %





PARTITO DEMOCRATICO
2.587
28,709 %


DI PIETRO ITALIA DEI VALORI
350
3,884 %
Totale Coalizione
2.937
32,593 %



UNIONE DI CENTRO
603
6,691 %





PARTITO SOCIALISTA
434
4,816 %





LA SINISTRA L'ARCOBALENO
338
3,750 %





LA DESTRA - FIAMMA TRICOLORE
183
2,030 %




PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI
69
0,765 %




PER IL BENE COMUNE
65
0,721 %





SINISTRA CRITICA
57
0,632 %





P.LIBERALE ITALIANO
47
0,521 %






LISTA DEI GRILLI PARLANTI
41
0,454 %






FORZA NUOVA
34
0,377 %




UNIONE DEMOCRATICA PER I CONSUMATORI
24
0,266 %





ASS.DIFESA DELLA VITA ABORTO?NO,GRAZIE
23
0,255 %



M.E.D.A.
20
0,221 %



Totale
9.011

giovedì 10 aprile 2008

lunedì 7 aprile 2008

De Rosa: il Sindaco di Paola utilizza vergognosamente una figura di un Santo come se fosse un gadget elettorale


Il coordinatore di AN ed esponente del Popolo della Libertà Mimmo De Rosa ha affermato: “Proprio perché riteniamo che la figura di San Francesco di Paola non debba essere strumentalizzata politicamente ed elettoralmente, condivido quanto ha affermato il nostro capogruppo Basilio Ferrari. Oggi più che mai esce allo scoperto l’ipocrisia e l’offesa verso la figura del Santo a cui evidentemente abbiamo assistito. E’ legittimo, nessuno lo contesta, che il sindaco di paola ed i suoi assessori facciano campagna elettorale per il proprio partito, ovvero il Partito Socialista. Quel che oggi ci sentiamo di condannare è l’uso evidentemente strumentale che viene fatto nella nostra Città della figura di San Francesco di Paola da parte del primo cittadino. Il Sindaco in questa campagna elettorale chiede il consenso per un programma, quello socialista appunto, che prevede una serie di misure come ad esempio il matrimonio tra omosessuali, la liberalizzazione delle droghe, l’eutanasia, la completa liberalizzazione dell’aborto, la laicità dello Stato in forma non distinta dal clero ma dichiaratamente anticlericale. E’ di oggi la notizia che il partito che ha la guida della nostra Città ancora una volta contesta senza mezzi termini la figura del Papa, dopo aver nei mesi scorsi appoggiato l’iniziativa di impedire al sommo Pontefice di parlare all’università la sapienza.” “Essendo questi i propositi politici, e diciamolo pure, ideologici, del Sindaco di Paola e di chi governa la città, oggi rimarcati dai suoi incontri elettorali che, come appreso dalla stampa, si sono tenuti anche a Paola,- afferma De Rosa- l’uso della figura del Santo Francesco fatta in questi anni appare strumentali e dunque offensiva. Ed è proprio questo che ci sentiamo di mettere in rilievo come opportunamente ha fatto Basilio Ferrari. San Francesco non è un oggetto da supermercato, non è una icona di marketing aziendale né politica o amministrativa. Chi utilizza la sua figura per trarne un vantaggio elettorale, o chi pensa che attraverso la propaganda sproporzionata della sua icona possa coprire le proprie deficienze amministrative commette un oltraggio alla fede di una moltitudine di cittadini. La laicità delle istituzioni è importante e fondamentale, ma significa mantenere distinti i ruoli delle istituzioni da quelle della fede, non significa certamente che le istituzioni possano prendere proprio dalla fede i simboli per tentare di imbonire l’elettorato arrivando addirittura a forme di paganesimo della peggiore specie, salvo poi sostenere idee culturalmente avverse alla fede stessa. L’ordine dei minimi di Paola, cui ci rivolgiamo con gratitudine per la propria opera, è pertanto il punto di riferimento di quanti, tra i credenti, intendono raccogliere la parola di San Francesco intercessore presso Dio. Io penso che l’opera dei minimi sia profonda e vissuta nella nostra Città, sia un’opera di fede importante e di pregio culturale, basti guardare alle attività culturali messe in campo proprio dall’ordine dei minimi nella ricorrenza del V° centenario. Così come i parroci e le comunità parrocchiali rappresentano indubbiamente un valore inestimabile nell’azione sociale della nostra comunità cittadina. Il primo cittadino di Paola è ovviamente libero di propagandare il programma del suo partito e la sua idea di organizzazione istituzionale. Noi lavoriamo affinché, anche a Paola, le idee del suo partito siano minoranza. Ma il sindaco ed i suoi sodali- conclude De Rosa dovrebbero essere più rispettosi verso un popolo, credente ma anche non credente, che non può accettare che vi sia un tale utilizzo di una grande figura spirituale e storica come quella di San Francesco di Paola”

Con le schede preparate dal Ministero dell'Interno è facilissimo comettere errori.

E' fondamentale avvisare il maggior numero dei cittadini su come si vota correttamente. Per come sono stati predisposti i simboli sulle schede elettorali i cittadini avaranno dinanzi una marea di simboli confusi che facilmente potrebbero indurre a sbagliare. Il Popolo della Libertà si prepara con i propri rappresentanti di lista a fronteggiare imbrogli, superficialità da parte dei presidenti di seggio. Dobbiamo prevenire ogni abuso attraverso la spiegazione dettagliata di come si vota.




ATTENZIONE!!! Fai la croce solo sul simbolo del PdL
Non fare due croci.
Non fare una grande croce sui due simboli. Se fai la croce sull’intera coalizione il tuo voto sarà annullato.
Passaparola a tutti...

Bagno di folla per il Popolo della Libertà di Paola


Per le avverse condizioni del tempo la manifestazione del Popolo della Libertà nella Città di Paola, che si sarebbe dovuta tenere ieri sera in Piazza 4 novembre, si è svolta presso l’auditorium Sant’Agostino, costringendo molte persone a non poter accedere nella grande sala per via dell’occupazione di tutti i posti a sedere e della moltissima gente rimasta in piedi fino alle 21 quando si è conclusa la manifestazione. Gli organizzatori infatti si sono scusati aggiungendo che la partecipazione è andata oltre ogni previsione. Presenti alla manifestazione i big del Popolo della Libertà, il consigliere regionale Antonio Pizzin iil senatore Antonio Gentile, gli onorevoli Jole Santelli e Giovanni Dima, ed il capolista al senato, l’ex magistrato antimafia alla procura di Reggio Calabria Nitto Palma.Dopo gli interventi di Giovanni Gravina e Mimmo De Rosa, coordinatori cittadini di FI ed AN, i quali hanno fatti rilevare “l’entusiasmo dei tanti cittadini paolani che stanno partecipando alle diverse iniziative del PDL intorno alle proposte del centrodestra” è intervenuto il Capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio Comunale Basilio Ferrari il quale ha affermato: “Il PDL a Paola è nato da tempo, questa unione di FI ed AN oggi resa formale da Berlusconi e Fini, nella nostra Città esiste nella sostanza da anni.” “Ieri- ha riferito Ferrari riferendosi al partito socialista- abbiamo appreso che chi governa questa Città ha svolto un incontro elettorale nella Città di Paola. Il Sindaco di Paola attivamente partecipa alla campagna elettorale sostenendo quel partito socialista che propone la legalizzazione della droga, l’aborto, l’eutanasia, il matrimonio tra omosessuali e tutti quegli stereotipi di una parte politica dichiaratamente anticlericale e radicalmente laica. Finalmente è uscito allo scoperto. Ci misuriamo anche noi e loro in questa campagna elettorale. Noi dei nostri valori non abbiamo vergogna, per questo non abbiamo bisogno di svolgere una politica ipocrita per amore di poltrone” Poi è stata la volta di Antonio Pizzini: “La tantissima gente presente in questa sala- afferma Pizzini- dimostra che anche nella città di paola si apre una nuova era, il Popolo della Libertà raccoglierà vasti consensi perché i nostri programmi rispondono alle esigenze di questo territorio. Ciò vuol dire che dopo le elezioni politiche, lo sfratto non sarà solo per Prodi e Veltroni, ma anche per la fallimentare giunta del centrosinistra alla regione calabria. Non disperdiamo il voto, perché solo in questo modo potremo dare un grande messaggio di rinnovamento nella nostra Calabria.” Il senatore Antonio Gentile invece ha sottolineato tra gli applausi come “Ci si debba impegnare contro i trasformismi, contro i trasversalismi che hanno ingessato questa regione. Il Popolo della Libertà è l’unica alternativa al governo della sinistra, tanto a livello nazionale quanto a livello locale, per questo chi non vuole più assistere ai tanti fallimenti della sinistra non può che votare Popolo della Libertà.” L’onorevole Giovanni Dima, coordinatore Regionale di AN ha affrontato il tema della sicurezza: “Basta con l’immigrazione clandestina, serve il rispetto delle regole senza buonismi e soprattutto serve la certezza della pena, chi sbaglia deve pagare. Da questo punto di vista il PD non ha alcuna credibilità, per noi parlano i fatti.” L’onorevole Jole Santelli, accolta da numerosi applausi al suo arrivo ha detto: “A Paola sapete bene che mi sento a casa, certo, rispetto al passato dobbiamo e possiamo fare di più, ma i paolani sanno che il confronto lo abbiamo con chi non ha prodotto assolutamente nulla, ha preso i voti ed è andato via senza lasciare traccia. Oggi in questa Città siamo tutti nuovamente impegnati e caricati di responsabilità, tanto a livello locale che nazionale, e lavoreremo insieme perché insieme si vince e perché uniti, veramente uniti come siamo oggi, possiamo offrire una grande opportunità di governo ad ogni livello.”
A concludere i lavori ci ha pensato il senatore Nitto Palma il quale ha attaccato duramente il centrosinistra sul piano della legalità: “Veltroni dice che non vuole i voti della mafia. Lo dice mentre al suo fianco sul palco ha esponenti di un governo regionale che impiega la maggior parte del suo tempo a mettere pezze sulle proprie vicissitudini interne. Noi la mafia la combattiamo con i fatti, pensate che siamo stati noi dopo anni di proroghe della sinistra a stabilizzare nel nostro ordinamento il carcere duro per i mafiosi. Poi Palma ha ricordato l’importanza delle infrastrutture. “Serve il Ponte sullo stretto di messina perché l’alta velocità deve arrivare anche in calabria, i no della sinistra in questo settore sono la riprova che loro bloccano qualunque processo di sviluppo.” Poi un appello ai valori: “La Calabria è terra di tradizione e di valori. Su questo campo il Popolo della Libertà è coerente ed unito, spieghi Veltroni come farà a governare con la Bimetti e la Bonino, con l’industriale ed il sindacalista, con l’operaio e chi da questi viene ancora ritenuto il “padrone”.

venerdì 4 aprile 2008

lunedì 31 marzo 2008

Venerdì con Nitto Palma a Paola, il coordinatore regionale di AN Giovanni Dima


Alla manifestazione che si terrà giorno 4 aprile alle 19.30 in Piazza 4 Novembre a Paola, interverrà anche il coordinatore regionale di AN Giovanni Dima, candidato alla Camera dei deputati nella lista del Popolo della Libertà. Giovanni Dima, che attualmente è consigliere regionale ha affermato: "Questa è l'occasione del riscatto della Calabria. Il programma del Popolo della Libertà contiene diversi punti utilissimi al meridione ed alla calabria in particolare. Il comizio di Paola rientra tra le diverse manifestazioni che stiamo svolgendo su tutto il territorio regionale, mantenendo uno stretto contatto con i cittadini e fornendo diversi spazi di partecipazione concreta."

Venerdì 4 aprile comizio del PDL a Paola con Nitto Palma


Dopo l’incontro della settimana scorsa con l’onorevole Angela Napoli, deputato di Alleanza Nazionale, componente della commissione parlamentare antimafia e candidato alla camera nella lista del PDL, il Popolo della Libertà ha organizzato per giorno 4 aprile alle ore 19.30 un pubblico comizio a cui parteciperanno i candidati alla camera ed al senato del PDL.
La manifestazione verrà conclusa da Nitto Palma (nella foto a sinistra), capolista al Senato che è stato magistrato antimafia negli anni passati proprio in Calabria.
La campagna elettorale del Popolo della Libertà prosegue dunque tra la gente. E’ infatti volontà del centrodestra stringere un contatto forte con i cittadini, il comizio di venerdì prossimo, i diversi appuntamenti con i gazebo allestiti in piazza, gli incontri nei bar, sono tra gli strumenti più importanti per dimostrare che è possibile una politica rinnovata, migliore, concreta, al servizio della comunità. Nella Città di Paola c’è bisogno di stringere ancor di più questo contatto con i cittadini e tutti i militanti ed i simpatizzanti del Popolo della Libertà, gli esponenti di Forza Italia, di Alleanza Nazionale, delle associazioni dei Circoli della Libertà e del Circolo del Buon Governo, con entusiasmo stanno riscontrando interesse verso le proposte di governo del centrodestra. In particolare le proposte per il SUD che rappresentano una delle “sette missioni” del Popolo della Libertà mettono al centro dell’azione di governo una questione meridionale che va affrontata con nuovi metodi e strategie. Le proposte, che saranno al centro dell’incontro di venerdì saranno: Noi vogliamo un’Italia che finalmente superi, attraverso un impegno straordinario, il drammatico divario tra Nord e Sud, realizzando una politica che valorizzi la responsabilità dei territori e metta a frutto tutte le energie presenti nel Paese. Piano decennale straordinario concordato con le Regioni per il potenziamento, completamento e realizzazione delle infrastrutture: porti, reti stradali e autostradali, alta capacità ferroviaria, Ponte sullo stretto, in modo da formare un sistema logistico integrato; creazione di zone e porti franchi; “Leggi Obiettivo” speciali concentrate su turismo e beni culturali, agroalimentare e risorse idriche, infrastrutture e logistica, poli di eccellenza per la ricerca e l’innovazione; realizzazione di un piano strategico di riconversione dell’industria chimica pesante (impianti petrolchimici e centrali termoelettriche) ispirato alle nuove tecnologie; pieno e tempestivo utilizzo dei fondi comunitari attraverso nuove intese istituzionali di programma; realizzazione della Banca del Sud secondo il progetto del Governo Berlusconi; federalismo fiscale solidale e misure di fiscalità di sviluppo (fiscalità compensativa) a favore delle aree svantaggiate; contrasto alla criminalità organizzata; piano di emergenza per la sicurezza e la legalità.

giovedì 27 marzo 2008

Ferrari: Sul bilancio della giunta Perrotta dubbi di veridicità e trasparenza


Sabato 29 marzo 2008 alle ore 11 presso la sede del Popolo della Libertà in Corso Roma si terrà una conferenza Stampa sul bilancio di previsione approvato a maggioranza da Consiglio Comunale. Il capogruppo del PDL in Consiglio Comunale, l'avvocato Basilio Ferrari, ha affermato: "Il Popolo della Libertà illustrerà ai cittadini tutte le proposte che in Consiglio Comunale non è stato possibile esporre per via di un’arrogante metodo adottato dalla maggioranza consiliare, sempre più timorosa del confronto. Il Popolo della Libertà a differenza dell’amministrazione comunale che ne avrebbe il dovere, vuole illustrare ai cittadini quanto è contenuto nel bilancio di programmazione presentato dalla giunta, tutte le tasse, gli sprechi, i capitoli lasciati senza fondi, e nello stesso tempo intende illustrare tutte quelle proposte che sarebbe stato possibile applicare a favore dei cittadini rinunziando ovviamente a sprechi e privilegi, unico legame dell’attuale coalizione del governo cittadino. Il Popolo della Libertà non intende farsi trascinare su una politica fatta di sterili polemiche, è necessario parlare dei veri problemi che vivono i paolani per via di una gestione dissennata delle finanze pubbliche.
Inoltre, nella conferenza stampa verranno illustrati, documenti alla mano, diversi elementi che dimostrano la mancanza di veridicità nel bilancio su cui si richiederà formalmente chiarezza agli organismi competenti.

Santelli: "Veltroni attacca le forze dell'ordine e Di Pietro maldestramente lo corregge"


L'onorevole Jole Santelli, candidata del Pdl alla Camera in Calabria, in merito alle dichiarazioni di Veltroni sul comportamento delle forze dell'ordine, ha affermato:“Quello di Di Pietro è solo il maldestro tentativo di correggere l’errore del candidato premier, Walter Veltroni, che qualche giorno fa ha attaccato le forze di polizia. Di Pietro tenta di correggere la rotta indirizzandosi verso le responsabilità politiche. Le forze di polizia a Genova, così come in precedenza a Gotemberg, Seattle e Napoli, hanno agito in uno stato di emergenza ed hanno dovuto fronteggiare una situazione drammatica e chi opera in queste condizioni non ha bisogno di alcuna copertura istituzionale ma, al contrario, deve poter contare sull’appoggio dei rappresentanti dello Stato che difendono. Di Pietro ha squarciato il velo rendendo chiaro che la responsabilità della vergognosa strumentalizzazione dei fatti di Genova non è solo della sinistra radicale, così come si è detto in questi anni di governo, ma anche dello schieramento democratico rappresentato da Veltroni”.

mercoledì 26 marzo 2008

De Rosa: "A chi ha avuto i voti della mafia nessun vitalizio o pensione parlamentare"




Il Coordinatore zonale di AN, Mimmo De Rosa, durante la Conferenza Stampa del Popolo della Libertà con l'onorevole Angela Napoli ha lanciato una proposta come deterrente al voto di scambio con la mafia o per clientela e corruzione, e contro i privilegi della casta. "Parlamentari, consiglieri regionali, sindaci, eletti grazie ai voti della mafia, o a clientele derivanti da fatti illeciti come ad esempio il voto di scambio. Non basta non ricandidarli, ci vuole di più. Non basta- ha dichiarato De Rosa- che chi prende i voti della mafia, o chi sia corrotto, o chi applichi il voto di scambio per clientelismo, venga sospeso dal suo ufficio e non venga più ricandidato. Non basta. Perchè, anche se non più ricandidato, nel caso di parlamentare o consigliere regionale, un deliquente, perchè di ciò si tratta, deve prendere anche la pensione? E' necessario abolire tutti i privilegi postumi all'incarico avuto. Chi, consigliere regionale o parlamentare, viene condannato con sentenza definitiva per associazione mafiosa, o voto di scambio con la mafia, o clientelare, o per corruzione, non può percepire soldi dei cittadini a titolo di vitalizio o di pensione. Se da una parte infastidisce la casta con i suoi benefici, dall'altra parte è intollerabile il fatto che chi è stato eletto grazie ai voti mafiosi o grazie a comportamenti corruttivi e clintelari, possa percepire una pensione per essere stato consigliere regionale o parlamentare, eletto proprio grazie a quei voti sporchi e magari diventandone portatore di interessi nelle istituzioni. A questo proposito da Paola lanciamo l'iniziativa di formulare una proposta di legge che abolisca i benefici per quei politici che in via definitiva abbiano condanne che li pongono come soggetti che senza porre in essere il comportamento incriminato, mai avrebbero avuto il consenso dei cittadini. Siamo lieti che Angela Napoli abbia preso in considerazione questa proposta, non avevamo dubbio della sua attenzione, è la strada della legalità che concretamente il Popolo della Libertà vuole percorrere."

Angela Napoli a Paola: "Legalità e Sicurezza al primo posto per il PDL"


Presenti Mimmo De Rosa, Giovanni Gravina, Basilio Ferrari, Antonio Pizzini, nella giornata di ieri l'onorevole Angela Napoli ha tenuto una Conferenza Stampa nei locali del Bar Centrale a Paola.

"In questi giorni- ha spiegato Angela Napoli che è componente della commissione parlamentare Antimafia- in Calabria alcuni candidati alle elezioni politiche stanno facendo la campagna elettorale all’insegna dell’antimafia, quasi a voler dimostrare che l’emergenza ‘ndrangheta è emersa solo dopo l’approvazione unanime, da parte della Commissione Parlamentare, della relazione su questa organizzazione criminale. Qualcuno forse ritiene di poter porre il vessillo dell’antimafia sul proprio simbolo elettorale, immaginando così di raccogliere consensi, senza rendersi conto che nel frattempo la ‘ndrangheta continua a spadroneggiare, a gestire le sue attività illecite e a colludere “tranquillamente” con il potere politico ed economico.Qualche quotidiano calabrese, in barba alla “par condicio”, sembra essere diventato di “proprietà” di singoli candidati.Non sarà certamente una relazione sulla ‘ndrangheta, peraltro non coraggiosa fino in fondo, ad abbattere il fenomeno e le sue collusioni. Non si può essere “garantisti” quando si siede in Parlamento e poi pensare che siano sufficienti gli “sbandieramenti acclamati” per mettere da parte i mafiosi.La moralizzazione della politica non può avvenire solo attraverso codici etici, certamente positivi come proposte, ma del tutto inefficienti perché privi di qualsiasi tipo di sanzione. La moralizzazione della politica deve essere supportata da iniziative legislative utili ad abbattere quel “patto scellerato e perverso” tra mafia e politica che nasce quasi sempre, e gli interventi giudiziari di questi giorni, me ne danno ragione, durante le campagne elettorali.Ed allora, perché, ad esempio, i rappresentanti del PD, dell’Arcobaleno e dell’IDV, maggioranza nell’attuale Parlamento, non hanno convertito in legge la proposta “Lazzati”, da me ripresentata alla Camera dei Deputati nel maggio 2006, e che avrebbe impedito in concreto l’intreccio perverso che, proprio nel momento elettorale, si realizza tra potere mafioso e uomini politici, con effetti devastanti sulle Istituzioni e sulla loro credibilità.Perché votare per l’indulto che ha finito col favorire anche qualche mafioso." Poi Angela Napoli aggiunge: "Perché non approvare l’abolizione del patteggiamento in appello per i mafiosi?Perché non abolire gli sconti di pena per i mafiosi?Perché non rendere efficiente la normativa sul voto di scambio?Perché non approvare una legge sull’inversione dell’onere della prova, necessaria per aggredire i patrimoni illeciti, quasi tutti affidati a prestanomi.Perché non abolire il gratuito patrocinio per i mafiosi?Perché, perché, perché………Non ci si può ricordare della lotta alla mafia solo in campagna elettorale e continuare a garantire un Consiglio regionale la cui maggioranza sembra essere divenuta tale con il supporto elettorale della ‘ndrangheta, per come continua ad emergere dalle varie inchieste giudiziarie.Non ci si può ricordare della lotta alla mafia solo in campagna elettorale e contemporaneamente lasciar apparire la sanità condizionata dalla ‘ndrangheta solo in provincia di Reggio Calabria, con l’unico fine di non aiutare ad emergere le responsabilità dei soliti “intoccabili”.Non ci si può ricordare della lotta alla mafia solo in campagna elettorale senza essersi spesi per indagare sulle vere motivazioni che hanno portato al delitto Fortugno.Non ci si può servire dell’antimafia senza impegnarsi per garantire la sicurezza dei cittadini e la dignità di tutti gli uomini e le donne delle Forze dell’Ordine che quotidianamente, e con grande difficoltà, prestano il loro servizio a tutela di tutti.La battaglia contro il potere mafioso la si fa sul campo quotidianamente, senza chiudere gli occhi dove conviene, con la consapevolezza di apparire, a volte, impopolari, ma con la certezza di essere garanti dei cittadini onesti."

sabato 22 marzo 2008

Partecipa al dibattito sulla sicurezza e la legalità con le tue considerazioni, proposte, domande per l'appuntamento del PDL del 25 marzo a Paola


Vuoi esprimere le tue considerazioni, formulare le tue proposte, esporre le tue domande, sulla questione della sicurezza e della legalità?
Inviale al seguente indirizzo: pdlpaola@libero.it